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Scegliere le porte interne della propria abitazione è un compito che può essere spiazzante. Dopo tutto, è una scelta che avrà conseguenze rilevanti sull’arredo e sulla funzionalità della casa per parecchi anni. Come fare, quindi, per orientarsi tra modelli, finiture, tipologie di apertura? Ti aiuta Flessya! Del resto chi più di noi conosce bene la materia?

La prima cosa da fare è capire che funzione deve avere la porta all’interno della casa, sia dal punto di vista stilistico che pratico: se serve a isolare l’ambiente oppure a metterlo in contatto con le altre stanze, se deve sparire nella parete o farsi notare con un design deciso e originale. Anche il contesto è importante: di che stile è il resto dell’arredo? La stanza è luminosa o ha bisogno di lasciar passare luce dalle altre parti dell’abitazione? 

Scegliere le porte: i materiali

La maggior parte delle volte le porte interne sono di legno, massello in alcuni casi (ma attenti all’umidità e agli sbalzi termici!), listellare o tamburato in altri. Ad esempio, le nostre Plenia sono in legno listellare, mentre Nidio e Talèa sono tamburate, cioè contengono al loro interno una struttura a nido d’ape chiusa da due pannelli in mdf. Sempre più diffuse le porte in vetro, intelaiate o meno in una struttura di legno, di alluminio.

Scegliere le porte: le finiture

Le varianti di finitura possono essere tantissime. Le essenze del legno hanno un fascino eterno: che sia noce, mogano, frassino o rovere, l’effetto è quello di eleganza, naturalezza e calore accogliente. La moda del momento preferisce essenze con le venature ben visibili, magari anche un po’ rilievo per poterle apprezzare al tatto.

Il vetro è anch’esso una finitura di tendenza: è leggero, robusto e lascia passare la luce. Possiamo trovarlo come anta intera oppure applicato come inserto e può essere decorato con sabbiature, scavi o stampa digitale.

La laccatura consiste nell’applicazione di diversi strati di vernice, opaca o lucida, ed è la soluzione più diffusa per dare all’arredo un look moderno. I colori disponibili sono numerosissimi, tutti quelli della scala RAL; se hai bisogno di un consiglio, prova a consultare questo post di Facebook. Quando lo strato di vernice lascia percepire le venature del legno, è detto “a poro a aperto“.

Il laminato è  invece una copertura in materiale sintetico, poco costoso, robusto e pratico. La qualità dei laminati ha raggiunto ormai un livello tale da farli assomigliare ai laccati o addirittura alle essenze, anche se a livello di rifiniture non possono competere ancora con i prodotti verniciati.

L’anta, infine, può essere poi arricchita da incisioni, pantografature o immagini stampate in digitale, a seconda dello stile preferito.

 

Scegliere le porte: le misure

Una porta da interni standard di solito è larga 80 cm, per un motivo ben preciso: permette il passaggio agevole della maggior parte dei mobili. A volte, per gli ambienti di servizio come i ripostigli, è ridotta a 60 cm, mentre in presenza di aperture ampie si può optare per porte di dimensioni maggiori, più scenografiche.

L’altezza classica è di 210 cm, ma sono sempre più diffuse le porte a tutta altezza, che arrivano al soffitto. Queste ultime, oltre ad essere eleganti e slanciate, quando si aprono uniscono di più gli ambienti in senso architettonico, visivo e funzionale e permettono anche un maggiore passaggio di luce.

Le tipologie d’apertura

La scelta dell’apertura è una delle più strategiche: non si tratta solo di una questione di stile, ma anche di funzionalità. La porta più comune è quella a battente, che per aprirsi ruota facendo perno sulle cerniere fissate allo stipite. E’ semplice e costa poco, ma non sempre c’è abbastanza spazio per poter aprire tutta l’anta.

In questi casi si può optare per una porta scorrevole, interna o esterna. Nel primo caso l’anta sparisce del tutto all’interno del muro, che deve però essere libero da pilastri, tubature ecc. Le scorrevoli esterne invece scorrono parallele al muro o ad un’altra anta, sovrapponendosi. È necessario installare un binario, che risulterà visibile nella maggior parte dei casi, invisibile nella versione Zero.

Altre soluzioni salvaspazio sono le porte a libro, la cui anta si ripiega su sé stessa, e le rototraslanti, che se spinte ruotano e traslano al contempo. Per vedere un esempio di queste e di altre aperture, clicca qui.

Scegliere le aperture delle porte

Dettagli che fanno la differenza

La ricerca per scegliere le porte interne perfette non finisce certo qui. Per fare un esempio, hai preso in considerazione un telaio complanare all’anta? È una soluzione di grande eleganza e modernissima. E se la porta fosse raso muro? Magari possiamo dipingerla come la parete, fino a renderla quasi invisibile. Al contrario, lo stile della porta potrebbe venire esteso al resto della stanza, attraverso battiscopa, sportellini e boiserie della stessa identica finitura.

E le maniglie? E le cerniere? Le possibilità sono tantissime, troppe per essere riassunte in un solo post. Un quadro più completo te lo può suggerire il nostro catalogo, che puoi scaricare da qui. Per un consiglio da vero professionista, ti suggeriamo di rivolgerti a uno dei nostri rivenditori o agenti: non rimarrai deluso.