Skip to main content

Quando acquistiamo una porta, di solito non prevediamo di sostituirla nel giro di poco tempo. Oggetti d’arredo importanti come le porte, nell’immaginario dell’acquirente, sono pensati per durare molti anni, a volte decenni.

In aggiunta, esse caratterizzano in modo deciso le abitazioni, sia dal punto di vista stilistico che da quello funzionale, per questo è necessario che si mantengano belle ed efficienti anche a distanza di tempo.

In questo post suggeriamo una serie di buone pratiche utili a contenere gli effetti dell’usura e del passare degli anni. Molte di esse sono state pubblicate, negli anni, sotto forma di post nella nostra pagina Facebook.

Se la porta è di qualità (ad esempio, una delle nostre), seguire i consigli che vi elenchiamo permetterà di averla sempre intatta e ben funzionante.

1) Tenere lontana l’acqua

L’acqua stagnante e l’umidità eccessiva sono i peggiori nemici delle porte. È fondamentale fare sempre attenzione quando si lavano i pavimenti, evitando di tenerli bagnati per periodi prolungati.

L’ideale sarebbe evitare qualsiasi contatto dello straccio con la porta, ma una particolare prudenza va usata con telai e cornici, le cui colle sono a base acqua. Se questa si insinua sotto di essi, evapora difficilmente, creando un ristagno che può portare a spaccature e scollamenti.

Consigliamo quindi di limitarsi a passare panni appena umidi a ridosso delle porte. Se poi c’è bisogno di pulire spesso con acqua abbondante, consigliamo di optare per la nostra linea Resinae.

2) Evitare le escursioni termiche

Per far durare una porta, è importante far attenzione alla differenza di temperatura tra i due ambienti che essa separa. Se l’escursione termica è eccessiva, infatti, col tempo l’anta potrebbe deformarsi.

Per lo stesso motivo, consigliamo di non lasciarla a lungo vicina a fonti calde o fredde, ad esempio aperta a ridosso del termosifone o di un condizionatore acceso!

3) Arieggiare dopo la doccia

Come abbiamo visto, umidità e differenze di temperatura sono dannosi per le porte in legno. Per assicurarne la longevità, è bene arieggiare sempre la stanza da bagno dopo aver usato la vasca o doccia.

Si eviterà così l’accumulo di umidità e l’escursione termica tra dentro e fuori il bagno.

4) Effettuare una pulizia periodica

Le porte andrebbero pulite all’incirca una volta al mese o due. Infatti sono soggette a frequenti contatti con agenti contaminanti, prime tra tutti le mani, ma anche la polvere (soprattutto quella sul pavimento) e le scarpe delle persone.

Per rimuovere lo sporco, di solito si inizia spolverando un po’ le ante. Poi basta inumidire un panno con acqua tiepida e passarlo sulla superficie.

Se vuoi conoscere più nel dettaglio i migliori metodi per pulire le porte, a seconda della specifica finitura, puoi trovare un approfondimento qui.

5) Prendersi cura delle cerniere

Troppo spesso capita di dimenticarsene, ma anche le cerniere hanno bisogno di manutenzione. In particolare, la lubrificazione della ferramenta andrebbe ogni tanto verificata ed eventualmente ripristinata.

Inoltre, se sono presenti parti arrugginite o polvere di acciaio provocata dal logorio per sfregamento, è bene rimuoverle utilizzando prodotti appositi.

Durante quest’operazione, è necessario ricordarsi sempre di proteggere in qualche modo le parti in legno, magari coprendole, per evitare che le sostanze aggressive le possano danneggiare.

6) Fare attenzione alle correnti

Capita a tutti, quando d’estate è troppo caldo spalanchiamo le finestre per far circolare l’aria. Si crea così una corrente che inevitabilmente fa sbattere in modo violento le porte a battente.

Pochi lo sanno, ma lasciare sbattere la porta è un fenomeno distruttivo, che può rovinarne l’intera struttura. Il trauma, infatti, incide su gran parte delle componenti:

  • ferramenta
  • telaio
  • cornici
  • struttura dell’anta
  • guarnizione di battuta

Inoltre si corre il rischio di danneggiare le pareti, con crepe e staccamento dell’intonaco nei casi più gravi.

Per scongiurare questo fenomeno, è sufficiente fermarle con dei fermaporta e, quando le si chiude, accompagnarle con delicatezza.

7) Sbloccare le porte senza traumi

Può capitare che una porta a battente rimanga bloccata. Cercare di forzarla comporterà sicuramente dei danni, non solo alla porta stessa (che andrà poi sostituita), a volte anche al muro.

Suggeriamo una procedura alternativa che permette di salvare la porta e ridurre al minimo il danno economico.

Per prima cosa, occorre smontare uno dei montati di coprifilo, che sono le due parti della cornice posizionate ai lati e rivolte verso la stanza. Sotto, troveremo le viti oppure la schiuma che agganciano il telaio fisso al controtelaio. Tagliamole e potremo sfilare il telaio con tutta la porta.

In questo modo la porta rimane illesa, basterà solo rimontare il telaio e il coprifilo una volta eliminata la causa del blocco.

8) Preservare la pinna delle porte scorrevoli

Le porte scorrevoli hanno una guida di nylon fissata a terra che permette alla porta di aprirsi e chiudersi senza sbandierare, chiamata “pinna“.

È importante far attenzione a non danneggiarla e a non allentarne mai il fissaggio al pavimento. Il rischio, infatti, è che la guida dia troppo “gioco” allo scorrimento, causando più rumore e meno fluidità.

Inoltre, quando è presente una serratura, potrebbe impedirle di agganciare la contropiastra, rendendo impossibile la chiusura della porta.