Tra le soluzioni di apertura della porta più interessanti e particolari, il posto d’onore spetta senza dubbio alla versione libro traslante. Si tratta infatti di un’apertura ibrida, che integra in sé un po’ della natura di una porta a libro e un po’ di quella di una porta rototraslante.
Il risultato è una diminuzione drastica degli ingombri dell’anta nel suo movimento d’apertura. La necessità di una quantità di spazio molto ridotta per aprirsi la rende quindi una soluzione ideale per le stanze davvero piccole, come ad esempio un ripostiglio.
Cosa cambia rispetto ad una porta a libro
L’aspetto esteriore di una porta libro traslante è molto simile a quello di una porta a libro. In pratica, l’anta è divisa in due metà che, azionando l’apertura, si muovono fino a sovrapporsi l’una sull’altra.
Rispetto alla libro, però, le due mezze ante non restano perpendicolari rispetto alla parete, ma compiono un movimento aggiuntivo, quello di traslazione appunto, e finiscono per appoggiarsi alla parete stessa, a lato del telaio.
Tutto ciò fa sì che quando viene tirata verso l’utilizzatore, come si fa con una libro normale, l’anta finisce per occupare una quantità di spazio quasi irrisoria, una volta aperta del tutto.
Inoltre, quando è spalancata la luce di passaggio è massima, proprio come una porta a battente. La classica a libro al contrario la riduce di circa 9 cm, cioè dello spessore dell’anta ripiegata e posta a 90° rispetto alla parete.
Grazie all’applicazione di una ferramenta specifica, poi, dal lato a tirare può essere gestita utilizzando una comune (e comoda!) maniglia a leva, mentre la libro normale ha da entrambi i lati una maniglietta incassata, tipo quelle delle scorrevoli.
D’altro canto, il movimento della libro traslante, nel suo complesso, può risultare un po’ macchinoso, dato che prima occorre tirare verso di sé e poi spingere verso la parete (o viceversa).
Come funziona la libro traslante dalla parte a tirare
Dalla parte a tirare, la porta libro traslante ha la possibilità di impacchettare tutta l’anta verso la parete, con ottima performance salvaspazio.
Come già accennato, ciò fa sì che tutta l’apertura sia disponibile per il passaggio delle persone. La luce infatti nelle porte di dimensioni standard è di 80 cm, proprio come nelle versioni a battente.
Inoltre, dalla parte a tirare la porta libro traslante ha una maniglia a leva, che consente un’apertura più agevole. Sotto di essa, al posto del foro chiave, troviamo un kit per gli scorrevoli, connesso alla sua controparte nel lato a spingere.
Come funziona la libro traslante dalla parte a spingere
Dal lato a spingere, il kit per gli scorrevoli funge proprio da maniglia, oltre che da chiusura. Per azionare la porta infatti occorre utilizzare la maniglietta a incasso, la cui presa e movimentazione è più complessa.
Per questo, l’ideale è adottare la soluzione libro traslante in ambienti in cui il passaggio delle persone è soprattutto dalla parte a tirare. Ad esempio stanzini, cabine armadi e tutti quegli ambienti in cui entrando di solito non ci si richiude dietro la porta.
D’altro canto, dalla parte a spingere è presente un nottolino per la chiusura. Per questo motivo a volte la porta libro traslante è utilizzata anche nei bagni e nelle camere, quando c’è bisogno di azzerare l’ingombro d’apertura.
Libro traslante e privacy: attenzione al verso
È molto importante tenere conto che, dalla parte a tirare, non c’è possibilità di chiudere la porta col nottolino. Perciò, quando si decide di installare una porta libro traslante in una stanza che si prevede sia necessario chiudere “a chiave”, come un bagno o una camera da letto, va fatta molta attenzione al verso in cui la si monta.
Infatti, se la posa della porta è fatta in modo che, entrando nella stanza, occorra spingere e quindi il nottolino e la maniglietta a incasso siano rivolti all’esterno, chi è fuori potrà sempre aprire a piacimento. Risultato: nessuna privacy!
La chiusura invece è perfettamente funzionale se, nel lato della stanza, c’è la parte a spingere e quindi il nottolino. Chi arriva, allora, troverà la maniglia a leva e non potrà entrare se chi occupa la stanza non sblocca il meccanismo.
In breve: se hai bisogno di privacy, l’anta deve sempre piegarsi a pacchetto verso il lato dei potenziali intrusi.
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