Ci sono casi in cui gli elementi accessori come il telaio e la cornice oppure, nel caso di una porta scorrevole esterna, il binario o la mantovana hanno un ruolo chiave per lo stile della porta. Addirittura, possono incidere in modo decisivo su tutto l’interior design dell’ambiente.
Altre volte, si preferisce togliere tutto. In nome del minimalismo, va eliminato qualsiasi oggetto non sia strettamente necessario e nascosto ogni altro componente, se possibile. In situazioni come queste, quando less is more e il minimal assume aspetti radicali, la soluzione ideale probabilmente è una porta scorrevole Zero.
Cos’è una porta minimal scorrevole Zero
La porta scorrevole Zero è un tipo di apertura scorrevole esterna in cui il binario scompare del tutto alla vista. Esso è infatti posizionato sulla superficie della porta rivolta verso il muro, in alto, e resta quindi sempre coperto.
Non ci sono meccanismi a vista né quando l’anta è aperta né quando questa è chiusa. Nessuna mantovana di copertura, nessun binario a parete, a soffitto o a terra.
L’unico elemento che rimane esposto è l’anta stessa che, a questo punto, assume la massima rilevanza possibile a livello di design. Non solo perché c’è solo lei a rappresentare l’estetica della porta, ma anche perché, trattandosi di uno scorrevole esterno, è sempre visibile, anche se spalancata.
L’effetto finale è quello di una sorta di parete mobile, che scivola di lato quando è necessario passare da un ambiente all’altro.
Dal punto di vista della finitura, l’anta può essere studiata per spiccare al massimo e per imporsi su tutto l’arredo, oppure può insistere ancora sul minimalismo, mimetizzandosi con un colore neutro o con tonalità simili al muro.
Le differenze con altre scorrevoli ultra minimal
Ci sono diverse altre aperture scorrevoli pensate per integrarsi in modo ottimale in un contesto di minimalismo. Ecco quindi tre altre versioni di porta minimal che non fanno uso né di mantovane né di telai visibili o cornici e che nascondono o minimizzano la presenza del binario.
- Nella scorrevole Tecno il binario si riduce ad una striscia alta 5 cm di alluminio anodizzato, dal design molto pulito. Essendo posizionato subito sopra il varco della porta, quando l’anta è chiusa essa lo copre completamente. Il binario resta comunque visibile quando la porta è aperta.
- Anche lo scorrevole incassato a controsoffitto è un’ottima soluzione: qui il binario è nascosto proprio perché montato all’interno del cartongesso. La resa estetica è di grande eleganza e permette di realizzare pareti scorrevoli di notevoli dimensioni, a più ante e che vanno dal pavimento al (contro)soffitto. È però necessaria una complessa struttura in cartongesso, che riduce inevitabilmente l’altezza della stanza.
- C’è infine la scorrevole Rasomuro, che è una porta minimal scorrevole interna senza cornici e con telaio nascosto, perché rifinito come la parete. Non sempre, però, è possibile installarla: a volte l’interno del muro è ingombro di fili elettrici, cavi, tubature o altri elementi architettonici, tanto da non permettere il montaggio del necessario controtelaio.
Inoltre, si tratta di una soluzione complessa da realizzare, che richiede la massima precisione nel lavoro di muratura. I tempi di montaggio, quindi, aumentano e con essi i costi e le possibili complicazioni.
Cosa è necessario per uno scorrevole Zero
L’installazione di una porta minimal scorrevole Zero, richiede che la parete abbia determinati requisiti, per evitare inconvenienti come problemi allo scorrimento o un fissaggio cedevole.
È necessario che la parete sia abbastanza verticale: raccomandiamo quindi di verificare che non sia fuori piombo. Inoltre, deve essere solida e robusta, almeno nel punto in cui poi va fissato il meccanismo, di fatto un’area di soli 5×17 cm.
Anche il pavimento richiede un po’ di controlli. Occorre che il pavimento sia ben planare, senza pendenze e soprattutto senza irregolarità, né fughe larghe o profonde.
I (pochi) limiti di una porta minimal scorrevole Zero
Nonostante i numerosi “pro” estetici, la soluzione scorrevole Zero presenta anche alcuni “contro”.
Innanzitutto, è bene considerare che l’apertura dell’anta riduce un po’ il passaggio a porta aperta: si tratta di circa 12 cm, se consideriamo una porta scorrevole esterna di dimensioni standard.
Si può aggirare il problema, se si ha la fortuna di avere a disposizione una parete più ampia dove far scorrere l’anta. Lo spazio necessario dev’essere largo quanto il foro da coprire più 22 cm.
Inoltre, occorre tener conto che l’unico modo per prevedere una chiusura con serratura è quello di inserire un montante di battuta. Una strada percorribile, ma che non consigliamo, vista l’estrema sobrietà della soluzione Zero, che è il suo principale punto di forza.
Conclusione
La porta minimal scorrevole Zero è una soluzione elegante e ultra minimalista, che valorizza al massimo l’anta e la rende apparentemente più leggera. Quando scorre, sembra quasi che sia sospesa in aria!
Inserirla all’interno del giusto ambiente garantisce grande pulizia delle linee e anche un notevole risparmio di spazio d’apertura, visto che non ingombra la superficie calpestabile.
Tuttavia, è necessario verificare la regolarità del pavimento, la perpendicolarità della parete e soprattutto la sua robustezza, dato che pochi centimetri quadrati di attacco devono reggere tutto il peso dell’anta.
Poi, una volta installata, rimane una sola cosa da fare: ammirarla!